La tregua a Gaza è più lontana. Israele ha disertato i colloqui del Cairo, accusando Hamas di non voler fornire la lista degli ostaggi ancora in vita.
La guerra tra Israele e Hamas continua. La tregua sembra essere ancora lontana. A confermarlo è stato il recente incontro al Cairo dove la parte israeliana ha disertato accusando i rivali di non aver fornito la lista degli ostaggi ancora in vita. Intanto, contro il parere di Netanyahu, il membro del gabinetto di guerra Gantz è voltato negli States facendo infuriare il premier.
Israele, disertati negoziati al Cairo
Situazione di grande tensione per quanto riguarda il conflito tra Israele e Hamas con le forze israeliane che hanno disertato l’incontro per la tregua previsto al Cairo.
Ad affermarlo è stato al Times of Israel un funzionario israeliano, motivando tale scelta con il rifiuto di Hamas di consegnare la lista degli ostaggi ancora in vita e l’indicazione del numero di detenuti palestinesi che dovrebbero essere rilasciati, secondo le richieste di Tel Aviv.
Al netto dell’assenza di Israele, nella capitale egiziana sono, invece, arrivati anche mediatori del Qatar e degli Stati Uniti.
Gantz mette pressione a Netanyahu
A rendere tutta la vicenda ancora più tribolata, specie sponda israeliana, è il viaggio negli Stati Uniti di Benny Gantz, ovvero il rivale politico di Netanyahu. Gantz ha in programma di incontrare la vicepresidente degli Stati Uniti, Kamala Harris, così come il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan e il Segretario di Stato Anthony Blinken.
La scelta di Gantz avrebbe fatto infuriare Netanyahu che, stando ad un funzionario israeliano, avrebbe avuto con l’uomo un discorso piuttosto forte sottolineando come il Paese abbia “un solo primo ministro”.
Il mancato incontro per la tregua e questa mossa di Gantz avrebbero portato, secondo diversi media locali, ad un’ondata di dimissioni tra i portavoce dell’esercito israeliano.